Presunto innocente Antenna 3, omicidio Garlasco, Stasi, Sempio, Gintoneria, Mantide di Parabiago

Il 07.04.2025 l’Avvocato Federica Liparoti è stata ospite in studio nel programma televisivo Presunto Innocente, condotto da Daniele Porro, in onda su Antenna 3 / Telelombardia, offrendo un contributo tecnico all’analisi di rilevanti episodi di cronaca nera o giudiziaria. Nello specifico, l’Avv. Liparoti è stata coinvolta nella trattazione del caso della ‘Mantide di Parabiago’ e in quello della Gintoneria di Milano.

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Nell’aula della Corte d’Assise di Busto Arsizio si è ricostruito il piano che Adilma Pereira Carneiro, nota come ‘Mantide di Parabiago’, avrebbe architettato per uccidere Fabio Ravasio, simulando un incidente stradale. Uno dei sette presunti complici, Fabio Oliva, meccanico che riparò l’auto impiegata per travolgere e uccidere Ravasio, ha dichiarato in aula: “Adilma mi chiese se potevo mettere in moto un’auto e che l’avrebbe utilizzata per uccidere Fabio Ravasio. Non pensavo lo facesse davvero.”. Davanti alla Corte anche un altro coimputato, Mirko Piazza, che avrebbe agito come palo, ha accusato la donna di aver organizzato l’omicidio, stabilendo la data e le modalità operative attraverso un rito di Candomblé, pratica religiosa afrobrasiliana, di cui era sacerdotessa. Da quanto emerge, il movente dell’omicidio sarebbe riconducibile a motivi economici.

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Durante l’udienza davanti al Tribunale del Riesame per il caso della Gintoneria di Milano, il legale di Stefania Nobile ha ribadito la propria linea difensiva, sostenendo che non esisterebbe alcun ‘tesoro’ nascosto da parte della propria assistita. La stessa Nobile si è resa disponibile a indicare gli estremi del conto corrente albanese che gli inquirenti non avrebbero ancora rintracciato, onde consentire i dovuti accertamenti. Per la difesa della Nobile, la stessa non avrebbe quindi lucrato sulle presunte attività illecite o delittuose della Gintoneria di Davide Lacerenza.

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Altri temi trattati in puntata hanno riguardato la notevole diffusione di furti e violenze a Milano, in particolare in occasione di eventi speciali come il Salone del Mobile, l’arresto della banda dei ladri di pneumatici che operava in zona Niguarda, l’indagine per omicidio volontario a seguito del ritrovamento del cadavere senza vestiti di una ragazza sul greto di un fiume ad Alzano Lombardo e il maxi-incidente probatorio in corso per il delitto di Chiara Poggi a Garlasco, avvenuto nel 2007: il DNA di Andrea Sempio e le nuove analisi di laboratorio su campioni raccolti sul luogo del delitto e la richiesta di semilibertà presentata dai legali di Alberto Stasi, fino a oggi qualificato quale unico responsabile per la morte di Chiara, condannato in via definitiva e attualmente recluso nel carcere di Bollate.